Di fronte alla sigla OKR ci sono due possibilità: non averne mai sentito parlare oppure confonderli con i KPI, gli indicatori chiave di prestazione, per via di quella K che sta per “key” e ritroviamo in entrambi.
OKR significa “Objectives and key results” ovvero “Obiettivi e risultati chiave”. È una metodologia di pianificazione strategica e operativa che ha il pregio di tenere insieme visione ed esecuzione. Serve a definire quello che si vuole ottenere di veramente importante (l’obiettivo, o gli obiettivi, legati a uno specifico periodo o contesto) e la strada per arrivarci (i risultati chiave).
Tra i padri degli OKR c’è John Doerr, finanziatore di molte grandi imprese della new economy, che ne parla in un suo libro recente Measure that matters (letteralmente Misura quello che conta) sottolineando due aspetti fondamentali:
- l’obiettivo deve essere strategico, ovvero ambizioso e motivante
- i risultati chiave, ovvero gli strumenti per arrivare all’obiettivo, devono essere concreti, misurabili e definiti nel tempo.
L’approccio OKR alla sfera personale
Doerr ha applicato questo approccio anche alla vita personale e ne fa un esempio significativo. In questa sfera uno dei suoi obiettivi è stato avere una famiglia felice.
La prima condizione per raggiungerlo, quando i figli erano piccoli, era cenare assieme a loro (risultato chiave numero 1).
La seconda condizione, strettamente collegata, tornare a casa per le 6 di sera almeno 20 giorni al mese (risultato chiave numero 2) e tenere il telefono in un’altra stanza durante la cena. Risultato che ha raggiunto nella misura del 70%. Una media, a suo giudizio, più che discreta.
L’approccio OKR in azienda: definire gli obiettivi
Tornando al contesto aziendale, cosa significa utilizzare l’approccio OKR e quali vantaggi offre, come si distinguono OKR e KPI? Proviamo a capirlo assieme.
Un’azienda può utilizzare l’approccio OKR in riferimento a tutti i processi interni ed esterni che ritiene fondamentali per la propria crescita: marketing, vendite, amministrazione, produzione, sviluppo & ricerca, gestione delle risorse umane.
Facciamo qualche esempio, accoppiando processi aziendali e potenziali obiettivi.
Vendite: migliorare le vendite di una fascia di prodotti ad alta marginalità.
Marketing: aumentare le interazioni attraverso il sito web.
Clienti: migliorare la soddisfazione clienti.
Amministrazione e finanza: attivare il controllo di gestione.
Risorse umane: migliorare le competenze del personale interno.
Produzione: diminuire i fermi macchina per manutenzione
L’approccio OKR in azienda: esplodere l’obiettivo in risultati chiave
Ragionare secondo la logica OKR significa, una volta definito l’obiettivo, esploderlo a cascata in una serie di risultati chiave intermedi che rappresentano le tappe necessarie per raggiungerlo e che possono essere monitorati o misurati tramite indicatori.
Proviamo a scegliere un obiettivo, tra quelli precedenti, e a scomporlo in una serie di risultati chiave (KR) intermedi.
Obiettivo scelto: migliorare le competenze del personale interno.
Risultati chiave:
KR 1: elaborare una matrice delle competenze entro marzo 2024
KR 2: definire e condividere un piano formazione aziendale entro aprile 2024
KR 3: raccogliere ulteriori bisogni di formazione individuali e integrarli nel piano di formazione aziendale entro maggio 2024
KR 4: realizzare entro dicembre 2024 almeno l’80% della formazione pianificata
KR 5: coprire l’80 % delle posizioni libere di medio livello in azienda attraverso promozioni di personale interno
Potete trovare una serie di esempi dell’applicazione del metodo OKR negli ambiti più disparati all’interno del sito What Matters.
I vantaggi di un approccio OKR
- Permette di definire obiettivi ambiziosi, proprio perché non obbliga a raggiungerli al 100%, a differenza di schemi più tradizionali come il MBO (Management by Objective).
- È separato dalle decisioni in materia di retribuzione. Le metriche di performance legate alla retribuzione possono infatti portare a comportamenti distorti, in cui le persone si concentrano sugli obiettivi individuali a discapito dei processi.
- Coinvolge i team di lavoro nella definizione sia degli obiettivi strategici che delle tappe fondamentali per raggiungerli.
- È un processo che prevede dei tempi di esecuzione e verifica molto veloci, a differenza dei KPI che vengono analizzati su base annuale.
- È un processo che si rinnova ciclicamente, definendo ogni volta nuovi obiettivi e nuove roadmap per raggungerli.