I recenti fatti accaduti nel territorio trevigiano a proposito di adulterazione del prodotto e immissione sul mercato di prodotti provenienti da altri paesi (riferiti al settore enologico), ci hanno fatto tornare alla mente l’importanza del D. Lgs 231/11, relativo alla Responsabilità Amministrativa delle società e degli enti.
Adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari da un lato, e frode in commercio dall’altro, sono infatti due dei tanti “reati presupposti”, cioè le ipotesi di reato contemplate nel Decreto Legislativo.
Questo cosa significa?
Potenzialmente le società che hanno cercato di adulterare il vino con lo zucchero, oppure quelle che hanno cercato di distribuire vino moldavo per Prosecco si sono esposte al rischio che il Pubblico Ministero inserisse, tra le tante ipotesi di reato, anche la violazione del D. Lgs 231/11.
Ma con quali conseguenze?
Nel caso in cui il reato fosse dimostrato, oltre alla sanzione amministrativa, piuttosto cospicua, il rischio principale è la sanzione interdittiva, che prevede la limitazione o la completa sospensione delle attività di diritto della Società rendendola sostanzialmente non operativa, e pertanto non in grado di reiterare il reato.
Ne vale la pena? Come puoi proteggerti da questo rischio?
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