È frequente, quando si parla di organizzazione d’impresa, confondere e sovrapporre il ruolo del leader con quello del manager. La figura che li racchiude entrambi, per dirla con le parole che usiamo ogni giorno, è il capo: colui che detiene il potere e lo esercita.
In realtà si tratta di due mestieri diversi. Qualcuno ha detto che “la leadership comincia dove il management finisce”.
Perfetto. Ma dove si trova il confine tra l’uno e l’altro? Proviamo a definirlo.
Al manager appartiene la sfera della pianificazione e della gestione, dell’applicazione di norme e procedure, della verifica e della valutazione. In sintesi: metodo e disciplina, efficienza ed efficacia.
Cosa rimane al leader? Tutto quello che sfugge alla routine e alla ripetizione. Se il manager è l’uomo del presente, il leader è proiettato nel futuro: guarda oltre gli ostacoli, intuisce nuovi obiettivi, definisce strade mai percorse prima. E, soprattutto, nel fare questo motiva e coinvolge gli altri, convincendoli a seguirlo anche in imprese che sembrano impossibili. Un esempio classico:
Fuori dal campo di battaglia, nella realtà delle nostre aziende c’è bisogno sia di buoni manager per consolidare il presente che di leader per immaginare il futuro. Mestieri diversi, cui corrispondono attitudini diverse. Riconoscerle è fondamentale per il successo di un’impresa.
E tu, sei leader o manager? Scoprilo assieme a noi.