Con la certificazione di un colosso del caffè come Illy, il marchio B-Corp si è appena confermato come uno degli attestati più prestigiosi della responsabilità sociale di un’azienda, in Italia e nel mondo.
È una grande soddisfazione per noi di Nicoletti & Associati, che vi abbiamo parlato di B-Corp per la prima volta già nel 2017!
Il tema è di grande attualità ma i dettagli della certificazione B-Corp non sono ancora così conosciuti. Per questo crediamo sia importante fare chiarezza, rispondendo a una serie di domande importanti. Ad esempio sulla distinzione tra B-Corp e Società Benefit, sulla differenza tra B-Corp e lo standard SA 8000, sui costi di certificazione e sui requisiti concreti richiesti per ottenerla.
Abbiamo provato, qui di seguito, a riassumere quello che c’è da sapere sulle B-Corp in dieci semplici punti.
1. Cosa significa B-Corp?
Il marchio B-Corp (ovvero Benefit Corporation) identifica le aziende che si impegnano a rigenerare e migliorare il mondo. Parliamo di realtà dichiaratamente profit, per forma societaria e operatività, che vogliono dimostrare la propria eccellenza anche nell’ambito delle politiche ambientali, del rispetto dei diritti dei lavoratori, delle relazioni con le comunità locali e della trasparenza nella governance.
2. Cosa significa Società Benefit?
L’espressione Società Benefit identifica una nuova forma giuridica d’impresa, introdotta nell’ordinamento italiano a partire dal 2016. Le Società Benefit possono ufficializzare nel proprio statuto di impresa, tramite atto notarile, il duplice scopo che le anima: da un lato fare e distribuire profitti, dall’altro lato generare un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente.
3. Come si diventa B-Corp?
La certificazione B-Corp prevede due passaggi. Il primo consiste in un’autovalutazione del profilo di sostenibilità dell’azienda rispetto a cinque ambiti – governance, comunità, persone, ambiente e clienti – attraverso un questionario gratuito on-line che chiunque può fare. Un punteggio di almeno 80 punti su 200, ottenuto nel questionario, significa che l’azienda genera più valore per la società di quanto ne consuma. Chi supera questa soglia di punteggio può proseguire nella certificazione, che prevede la verifica e la validazione dei requisiti dichiarati nel test. L’ente certificatore è B Lab e il rinnovo della certificazione è previsto ogni 3 anni.
4. Quali sono le differenze e quali le analogie tra B-Corp e Società Benefit?
B-Corp e Società Benefit sono accomunate dalla volontà dichiarata di affiancare agli obiettivi di profitto, tipici di qualsiasi azienda, un impegno ambientale e sociale che non si limita a singole iniziative di solidarietà, né tantomeno a operazioni di greenwashing per ripulire la reputazione. Sia le B-Corp che le Società Benefit devono pubblicare ogni anno un rapporto di sostenibilità che quantifica e qualifica il loro impegno. Le B-Corp devono essere verificate e certificate da un ente esterno, mentre per le Società Benefit è sufficiente, oltre all’integrazione dello statuto tramite atto notarile, il rispetto di alcuni obblighi di legge nella redazione dei bilanci. In sintesi: un’azienda certificata B-Corp può automaticamente definirsi anche Società Benefit, con una semplice modifica del proprio statuto; una Società Benefit invece non può usare il marchio B-Corp, se non ha affrontato e superato l’iter ufficiale di certificazione.
5. Nell’ambito della responsabilità sociale, qual è la differenza tra certificazione B-Corp e certificazione SA 8000?
La certificazione B-Corp misura l’impatto di un’azienda sulla società a 360 gradi: performance economiche, politiche ambientali, legami con il territorio e la comunità, rispetto dei diritti dei lavoratori e relazioni con la clientela. Lo standard SA 8000, invece, verifica soprattutto il rispetto dell’etica del lavoro e dei diritti dei lavoratori lungo tutta la filiera produttiva (fornitori compresi): il diritto alla salute e alla sicurezza, alla libertà di associazione e a un’equa remunerazione; la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e sfruttamento, a partire dal lavoro infantile e obbligato; la condanna delle pratiche disciplinari punitive; il riconoscimento del valore della contrattazione collettiva e il rispetto degli orari di lavoro.
6. Quali sono i requisiti concreti che la certificazione B-Corp richiede e verifica?
Facciamo qualche esempio. Per quanto riguarda l’impatto ambientale si indagano l’efficienza dei consumi, il ciclo di vita dei prodotti utilizzati, le emissioni e i rifiuti generati, i trasporti. Su fronte della governance si misura la trasparenza aziendale nella condivisione di informazioni con gli stakeholder e il loro coinvolgimento in alcuni processi decisionali. A livello di rapporti con la comunità locale si indaga la capacità di creare posti di lavoro, sia all’interno dell’azienda e attraverso la filiera dei fornitori. Nella sezione relativa ai lavoratori si esamina il modo in cui l’azienda gestisce le sue risorse umane, con riferimento in particolare stipendi, attività di formazione, benefit e strumenti di welfare aziendale.
7. Ci sono dei costi fissi di certificazione?
L’acquisizione della Certificazione e l’utilizzo del marchio “Certified B Corp” sono associati al pagamento di una tariffa annuale, proporzionale al fatturato aziendale, il cui importo minimo è di 500 euro. Questa cifra non comprende il costo di eventuali attività di consulenza per accompagnare l’azienda verso la conformità ai requisiti richiesti dalla certificazione.
8. Quante B-Corp ci sono in Italia e nel mondo?
A fine 2020 le aziende certificate B-Corp in Italia sono 121 (di cui 28 hanno ottenuto il marchio nel corso dell’ultimo anno), per un totale di oltre 13000 dipendenti e un fatturato di 6,2 miliardi di euro. La maggior concentrazione è in Lombardia (50), Emilia Romagna (19) e Veneto (15). Le aziende certificate B-Corp in Europa sono 1017, per un totale di quasi 100.000 lavoratori coinvolti. Infine le B-Corp nel mondo sono 3910 (di cui 742 nell’ultimo anno), per un totale di 439.000 lavoratori.
9. In quali settori sono attive le B-Corp italiane?
Tra i settori di attività delle B-Corp italiane prevale nettamente quello manifatturiero (38 aziende), segue l’ambito dei servizi tecnici e professionali (15 aziende) e quello dell’information technology.
10. Nicoletti & Associati può aiutarvi in questo percorso?
Sì. Possiamo aiutarvi nell’utilizzo del test gratuito di autovalutazione, nell’analisi dei risultati ottenuti, nell’adeguamento ai requisiti di conformità richiesti per la certificazione, nella preparazione della documentazione necessaria per validare i risultati nel test gratuito di autovalutazione e nella stesura della reportistica annuale. Contattateci!