Nella vita sei tra quelli che hanno paura di parlare in pubblico?
L’ansia ti assale in occasione di piccoli e grandi eventi: dalla riunione tra colleghi alla presentazione davanti a un pubblico di estranei?
Tranquillo… è una condizione che non dipende da una tua particolare timidezza o insicurezza ma ci riguarda tutti (o quasi), anche chi nella vita professionale occupa posizioni di vertice.
In molti ammettono che il disagio di parlare in pubblico deriva in modo particolare dal fatto di sentirsi addosso gli sguardi delle altre persone. Per questo gli psicologi hanno ipotizzato che si tratti di un’eredità dei tempi preistorici, quando gli occhi che si posavano su di noi erano quelli di potenziali predatori.
Nel corso dei millenni i predatori si sono estinti ma il nostro cervello continuerebbe a percepire gli sguardi degli altri come una potenziale minaccia.
Vera o falsa che sia questa teoria, comunque affascinante, rimane il fatto che saper parlare in pubblico con disinvoltura è una dote preziosa per la vita professionale di chiunque e può diventare un vero e proprio vantaggio competitivo.
Come superare quindi ansia e paura di fronte agli sguardi degli altri?
Ecco i 10 consigli che abbiamo raccolto per aiutarti a diventare un oratore efficace.
1. Parlare in pubblico è un’abilità, non un talento
Premessa doverosa. Molti intendono il parlare in pubblico come un talento innato o una vocazione. Invece si tratta di una capacità che ciascuno può coltivare e allenare, indipendentemente dal proprio carattere e dalle predisposizioni.
2. Non fuggire, offriti agli altri
Qual è la reazione naturale e istintiva di chi ha paura di parlare in pubblico? Fuggire, nel senso più ampio del termine. Ovvero abbassare lo sguardo, concentrarsi sui propri appunti o sulle slide, ridurre gli altri all’invisibilità, concentrarsi su sé stessi. Fai invece l’esatto contrario, per quanto sia difficile: rivolgi l’attenzione agli altri, offriti con generosità, senza timore di sbagliare o ansia di piacere.
3. Concentrati sul tuo pubblico
Non focalizzarti esclusivamente sull’argomento del tuo intervento, a discapito del pubblico. Chiediti prima di tutto a chi stai parlando, di cosa hanno bisogno, perché sono lì ad ascoltarti
4. Rivolgiti alle singole persone che formano il tuo pubblico
Evita di parlare alle persone considerandole come un blocco unico, un gruppo. Il modo migliore di entrare in contatto con loro è di considerarle come individui. Entra in contatto visivo con ogni singola persona che compone il tuo pubblico, come se stessi parlando solo a lei. Cerca lo sguardo e l’attenzione di chi è più lontano. Considera il tuo discorso come una sequenza di conversazioni one-to-one.
5. Trasforma la tua ansietà in un valore aggiunto
L’autocontrollo totale delle proprie emozioni non esiste, anzi è controproducente. Un giusto grado di ansietà porta con sé diversi vantaggi: è uno stimolo a prepararsi al meglio, aiuta a rimanere concentrati, favorisce l’empatia e il coinvolgimento nei confronti dei propri interlocutori, perché è una manifestazione di autenticità. Ricordati, come dicevano i latini, che “è il cuore che rende eloquenti”.
6. Non scriverti il discorso
Non scrivere parola per parola il discorso che farai. Il tuo obiettivo non è quello di essere percepito come un bravo scrittore, bensì quello di coinvolgere e interessare le persone che ti ascoltano
7. Non leggere, non imparare a memoria
Resisti alla tentazione di leggere o imparare a memoria il tuo discorso. È vero che può aiutarti a calmare la paura, a scapito però dell’efficacia e dell’espressività. Chi legge o recita difficilmente entra in contatto visivo con il proprio interlocutore.
8. L'importanza di una buona scaletta
Butta giù una traccia di quello che vuoi dire. Parti da un indice, da una scaletta per costruire un filo conduttore capace di trasformare il tuo intervento in una storia, con una sua tensione interna. Prova a condensare il tuo discorso in 15 parole, prima di espanderlo e approfondirlo.
9. Slide sì, slide no?
Puoi utilizzare delle slide, se il contesto lo consente. Ricordati però che le slide sono uno strumento di comunicazione essenzialmente visivo, dove dovrai inserire soltanto tutto quello che va oltre le parole: fotografie, video, animazioni, dati.
10. Allènati!
Allenarsi non significa ripetere a pappagallo il proprio intervento davanti a qualcuno o a uno specchio. Bisogna imparare a far lavorare assieme la mente e la voce, a trasformare con naturalezza il pensiero in parole.