Moda o sfida? È presto per dirlo. Non c’è dubbio, però, che sostenibilità sia la parola dell’anno, per la sua capacità di interpellare tutti: grandi corporation, imprenditori, leader politici, consumatori e, tra questi, soprattutto le giovani generazioni.
Per chi la intende come sfida, si tratta di convertire l’economia di mercato, comunque orientata al profitto, verso un nuovo modello, che riduce gli impatti sull’ambiente e rispetta i diritti sociali, intesi nel senso più ampio.
Una trasformazione – culturale ancor prima che produttiva – alla quale sembrano aver già derito, per necessità più che per virtù, alcune multinazionali, attente alle pressioni dei consumatori e alle scelte sempre più selettive degli investitori.
In che misura la sostenibilità coinvolge anche le piccole e medie imprese del nostro territorio? A che prezzo?
Tre sono gli aspetti da tenere presenti.
Primo: l’orientamento dei consumatori, che potrebbero privilegiare aziende e filiere sostenibili.
Secondo: l’evoluzione normativa e fiscale, che potrebbe determinare vantaggi competitivi per le aziende virtuose o aggravi per quelle meno attente.
Terzo: i vincoli e le opportunità a livello di filiera, sia dal lato fornitori che dal lato clienti.
La sostenibilità potrebbe dunque diventare una scelta obbligata. Affrontarla nel migliore dei modi è il segreto per renderla utile ed efficace.
In questo senso sistemi di gestione e certificazioni possono giocare un ruolo importante.
Come? Ve lo spiegheremo nella prossima newsletter!