Da sempre l’uomo è alla ricerca di certezze.
Per natura creiamo delle situazioni di equilibrio in cui ci sentiamo a nostro agio; e, per assurdo, finiamo per accettarle anche quando ci rendono infelici.
Ci opponiamo ai cambiamenti perché ci spaventano, lasciandoci un profondo senso di incertezza.
Soltanto nel momento in cui il nostro equilibrio viene rotto da fattori esterni reagiamo cercando di adattarci alle nuove situazioni.
C’è una qualità che ci permette di adattarci alle avversità?
La risposta ce l’ha data Roberto Latini, ieri sera, durante il primo incontro del percorso di formazione Caleidoscopio dedicato al tema del cambiamento: questa qualità esiste e si chiama Resilienza
Resilienza è un termine che deriva dalla scienza. Si riferisce alla proprietà di alcuni materiali di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a deformazione.
Tale caratteristica, riportata al comportamento umano, permette di avere un atteggiamento positivo che aiuta ad affrontare meglio la vita.
Essere resilienti significa, quindi, essere predisposti al cambiamento quando il cambiamento stesso è necessario, pensare di poter sbagliare ma anche di poter correggere la rotta.
È una proprietà che va allenata quotidianamente, uscendo dalle nostre zone di comfort, facendo cose che non abbiamo mai fatto o facendole in modo differente.
“La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia”
Mahatma Gandhi