Dolomiti Strade, azienda bellunese attiva nel settore delle costruzioni stradali e dell’ingegneria ambientale, ha appena ottenuto la certificazione per la Parità di Genere secondo la norma PdR 125:22.
È una notizia che ci fa piacere per almeno tre motivi.
1) Sono solo 5 le aziende bellunesi ad aver centrato finora questo obiettivo, su un totale di circa 600 società (perlopiù di grandi dimensioni e operative nel mondo dei servizi) certificate in Italia da quando è stata introdotta questa norma, a luglio 2022.
2) Per le sue caratteristiche Dolomiti Strade appartiene a una fascia di piccole e medie imprese che il Governo italiano, promotore di questa certificazione, ha individuato come target preferenziale per promuovere il tema della parità di genere nel mondo del lavoro italiano, contrassegnato da aziende di piccole dimensioni e con una spiccata vocazione manifatturiera.
3) Dolomiti Strade è un cliente storico di Nicoletti & Associati in materia di Sistemi di Gestione, tanto che gli abbiamo dedicato una Storia di Successo, dove abbiamo intervistato la direttrice Francesca Bona che guida l’azienda fin dalla sua nascita, nel 2011. È un orgoglio per noi averli accompagnati come consulenti anche nel percorso di certificazione della Parità di Genere.
Cosa ci ha insegnato in materia di parità di genere questa esperienza a fianco di Dolomiti Strade? Una serie di cose che abbiamo il piacere di condividere con voi. Le trovate nella news pubblicata nel sito!
1) La parità di genere non riguarda solo le donne
Prima di tutto: parlare di parità di genere (e certificarla attraverso un Sistema di gestione) significa impegnarsi a garantire benessere e pari opportunità di impiego e sviluppo professionale tra donne e uomini in azienda. Un obiettivo che non riguarda soltanto le donne e la condizione femminile, né tantomeno va inteso a discapito degli uomini.
2) Equilibrio tra vita e lavoro: un tema fondamentale
Oggi come oggi, lavorare, sia per le donne che per gli uomini, può essere un’ambizione per qualcuno o una necessità economica per altri. In ogni caso è importante che le condizioni di lavoro permettano a chiunque di conciliare gli impegni professionali con la vita privata e soprattutto con la possibilità di dedicare tempo ed energie ai propri cari. Da questo equilibrio dipende la felicità delle persone, la salute delle aziende e la tenuta del nostro modello di società.
3) Vantaggi per le aziende: attrarre e fidelizzare i talenti
Dal tema della conciliazione tra lavoro e vita personale le aziende hanno tutto da guadagnare e niente da perdere. Impegnarsi a far stare bene i propri dipendenti significa: migliorare la propria organizzazione interna, riuscire ad attrarre i talenti migliori, valorizzare e fidelizzare i talenti già presenti ed evitare fughe e dimissioni.
4) L'importanza di una formazione ben pianificata
Per migliorare la propria organizzazione interna e valorizzare i dipendenti occorre investire in modo oculato, consapevole e ben pianificato in formazione. Quante aziende lo fanno?
5) Parità di genere non significa essere un'azienda con tante donne
La certificazione della parità di non è destinata soltanto ad aziende con una presenza femminile importante (in Dolomiti Strade, ad esempio, le donne sono il 10% di tutto l’organico). Non ci sono limiti in questo senso, se non la volontà aziendale di affrontare questo tema e, più in generale, il tema della gestione e valorizzazione delle risorse umane.
6) Una certificazione (ancora) per pochi
Essere tra i primi a ottenere la certificazione può rappresentare un elemento di distintività e visibilità per qualsiasi azienda, soprattutto quelle che concorrono all’assegnazione di bandi e hanno collaborazioni strette con la Pubblica Amministrazione.
Vi siete convinti a intraprendere un percorso di certificazione della parità di genere? Avete ancora dei dubbi e vi serve un chiarimento? In ogni caso contattateci per ulteriori informazioni, scrivendo a info@nicolettieassociati.it.