Di condizione femminile e parità di genere abbiamo già parlato lo scorso maggio, presentando la certificazione in base alle linee guida della Prassi di Riferimento UNI 125:22.
Fino a oggi 115 aziende italiane si sono già certificate, vuoi essere una delle prossime?
Se la risposta è sì, allora ti possono interessare le più recenti novità su questo argomento. Segnaliamo in particolare:
- la conferma del rifinanziamento, per l’anno in corso e quelli successivi, degli sgravi contributivi per le aziende certificate
- la pubblicazione, da parte del Ministero delle Pari Opportunità, di un sito di riferimento sulla certificazione
- la prospettiva concreta, per le PMI, di poter ottenere un contributo sui costi di certificazione, sia quelli dovuti all’ente certificazione sia quelli per le attività di accompagnamento verso la certificazione.
Qui di seguito abbiamo riassunto e approfondito in 7 semplici punti tutto quello che c’è da sapere sulla PdR 125:22 – dai vantaggi diretti e indiretti della certificazione alle modalità per ottenerla – comprese queste ultime novità.
1) Prassi di riferimento e norma ISO: che differenza c'è?
Avrete notato che le linee guida per la Parità di Genere sono contenute in una PdR (ovvero in una Prassi di Riferimento) e non in una norma UNI, perché?
Le Prassi di Riferimento sono documenti normativi ufficiali, dunque in tutto e per tutto assimilabili a una norma UNI, come la ISO 9001 o la ISO 14001. Elaborate in genere sulla base di esigenze specifiche e particolarmente urgenti di parti economiche e sociali, sono caratterizzate da un rapido processo di condivisione e adozione.
Entro il tempo limite di 5 anni possono essere confermate in via definitiva (come sarà molto verosimilmente nel caso della PdR 125:22) oppure ritirate.
2) On-line il portale ufficiale sulla Parità di Genere
Restare aggiornati sulle novità in tema di Certificazione della Parità di genere e PdR 125:22 dovrebbe diventare sempre più facile, grazie al nuovo portale appena inaugurato dal Ministero delle Pari Opportunità.
3) Premialità e incentivi per chi si certifica: sono confermati?
Uno degli elementi di interesse della PdR 125:22 è stata fin da subito la prospettiva di premialità e incentivi per le aziende certificate. Facciamo il punto della situazione.
È stato stabilito, a favore delle aziende certificate, uno sgravio sul versamento dei contributi previdenziali pari all’1% sui versamenti dovuti, ad esclusione di quelli pensionistici. Misura che è stata confermata e finanziata anche per il 2023 con la prospettiva concreta di entrare a regime. Inoltre è stata pubblicata poche settimane fa anche la circolare INPS con le istruzioni operative per accedere allo sgravio contributivo.
Ulteriori forme di incentivo, legate alle gare di appalto, sono state introdotte con il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 (Misure urgenti per l’attuazione del PNRR). In particolare, le amministrazioni aggiudicatrici degli appalti indicano, nei loro avvisi, un maggiore punteggio legato al possesso della certificazione di genere, oltre a prevedere una diminuzione della garanzia del 30% nei contratti per servizi e forniture.
4) Ulteriori contributi per la certificazione alle PMI: realtà o chimera?
Si era poi parlato di contributi, destinati alle Piccole e Medie Imprese, per finanziare sia le spese di certificazione, sia quelle di consulenza preparatorie.
Anche su questo fronte qualcosa si muove. Il nuovo portale sulla Parità di Genere annuncia la prossima pubblicazione di un “Avviso rivolto alle PMI per l’erogazione sia dei contributi per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione, sia dei contributi per i costi di certificazione”.
Da parte sua la Regione Lombardia ha già deciso di integrare i finanziamenti nazionali con fondi a valere sulle risorse del PR FSE+ 2021-2027 per incentivare le micro e PMI a certificarsi. Le linee guide approvate in dicembre prevedono un contributo fino a 7mila euro per “prepararsi” alla certificazione, attraverso un supporto consulenziale. Non sono ancora note le modalità e i tempi per presentare domanda di accesso a questi fondi.
5) Le aziende già certificate: quante e quali sono!
Sono più di 100 le aziende già certificate, con una prevalenza di grandi imprese e di realtà attive nell’ambito dei servizi. Tra le più note segnaliamo: Nespresso, Società Autostrade, Il Sole 24 Ore, una multiutility come Veritas e molte cooperative attive in ambito assistenziale.
Se siete curiosi, potete verificare direttamente nel sito di Accredia la presenza di qualche vostro concorrente. È sufficiente compilare, nella pagina linkata, la sola riga “Norma” del form, selezionando “UNI/PdR 125:22 – Certificazione…” e avviare la ricerca.
6) Il percorso di certificazione: facile o difficile?
L’iter di preparazione alla certificazione è un percorso impegnativo ma alla portata di tutte le aziende che hanno già dimestichezza con altri Sistemi di Gestione.
È utile e stimolante non solo in riferimento al tema specifico della Parità di Genere, ma a quello più ampio che riguarda la gestione delle risorse umane, processo aziendale spesso poco curato nelle PMI eppure strategico per il loro futuro.
Richiede al tempo stesso capacità di visione strategica, capacità di pianificazione, rigore e metodo nella rilevazione degli indicatori previsti dal questionario di valutazione per l’accesso alla certificazione.
7) Come può aiutarvi Nicoletti & Associati?
Come Nicoletti & Associati vi proponiamo un percorso che copre tutto l’iter di certificazione.
In particolare vi possiamo accompagnare in questi passaggi:
- analisi del contesto aziendale in un’ottica di parità di genere
- compilazione questionario di misurazione degli indicatori previsti dalle linee guida della PdR 125:22, valutazione dei risultati e predisposizione piano di miglioramento nelle aree deboli
- stesura di un piano strategico conforme ai requisiti della pdr 125:22 e integrato nel piano di sviluppo generale dell’azienda
- analisi e mappatura dei processi aziendali in un’ottica di parità di genere
- impostazione documentale e formazione del personale
- conduzione audit interni
- affiancamento durante verifica da parte dell’organismo di certificazione.
Trovate tutte le informazioni e tutti gli approfondimenti sul tema raccolti in questi mesi nella scheda Parità di genere appena pubblicata tra i nostri servizi.
Contattateci all’indirizzo info@nicolettieassociati.it per un incontro, possiamo compilare insieme il questionario di accesso alla certificazione e valutare la situazione della vostra azienda.