Che cosa hanno in comune un marchio storico del design italiano, come Alessi, e un’azienda leader nello sportswear mondiale, come Patagonia?
Cosa lega l’esperienza dei Fratelli Carli nei prodotti alimentari tipici alla chimica verde di Novamont, pioniera delle plastiche biodegradabili?
Tutte queste imprese sono certificate B-Corp, un movimento internazionale di aziende, grandi e piccole, che si impegnano a diffondere un modello di business più evoluto di quello basato sulla pura ricerca del profitto a tutti i costi.
Per le B-Corp l’innovazione serve a massimizzare l’impatto positivo verso le comunità dove operano, verso i dipendenti, verso l’ambiente, senza penalizzare gli investitori, anzi, assicurando loro continuità e solidità degli utili nel tempo.
A spiegarlo con chiarezza è Novamont, che tutti noi conosciamo per i sacchetti in MATER-BI, fresca di certificazione proprio in questi giorni: “Le B-Corp rappresentano un completo cambio di paradigma, che guarda al business come forza di rigenerazione e che ci spinge a ripensare al ruolo delle imprese nella società, per andare ben oltre il profitto dell’oggi.”
Di fatto parliamo di un vero e proprio marchio internazionale di certificazione, particolarmente esclusivo, dal momento che fino a oggi è stato assegnato a poco meno di 3500 aziende in tutto il mondo.
Ma attenzione: a renderlo esclusivo è il rigore dell’iter di certificazione che prevede come condizione iniziale il superamento di un test d’impatto, il B Impact Assessment, dove si analizzano le performance dell’azienda rispetto a quattro macro aree: governance, comunità, persone e ambiente.
L’accesso al test è gratuito e i risultati confidenziali, tutti possono cimentarsi, anche noi di Nicoletti & Associati l’abbiamo fatto!
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