Ci sono almeno tre caratteristiche che fanno di BS Progetti un fiore all’occhiello tra i clienti Nicoletti & Associati attivi nel settore della consulenza e progettazione integrata in ambito ingegneristico e architettonico.
Quali sono? Scopriamole!
La visione, intesa come capacità di orientare la propria crescita secondo una strategia che anticipa l’evoluzione del proprio mercato di riferimento.
L’organizzazione, ovvero l’intuizione di utilizzare i Sistemi di Gestione come strumenti di razionalizzazione e ottimizzazione dei processi interni.
La freschezza e l’efficacia delle attività di comunicazione, soprattutto attraverso i canali social, come Facebook e Instagram, oltre al sito web.
Ne abbiamo parlato con l’ingegner Andrea Berro che di BS Progetti è l’anima commerciale, oltre che uno dei due fondatori assieme all’ingegner Sartori.
BS Progetti è nata nel 2012, dall’esperienza dei due soci fondatori. Qual è la realtà attuale dello studio in termini di operatività e servizi offerti?
Siamo una realtà multidisciplinare, giovane e in continua crescita, che copre diversi ambiti operativi. Prima di tutto ci occupiamo di progettazione integrata, che comprende gli aspetti strutturali, impiantistici, architettonici e urbanistici per opere civili, industriali e infrastrutture. Su progetti di terzi forniamo servizi di project management, direzione lavori e coordinamento degli aspetti relativi alla sicurezza. Realizziamo consulenze specialistiche e studi di fattibilità a livello tecnico, economico e finanziario. E infine siamo accreditati per la verifica della validazione dei progetti relativi a opere pubbliche fino a 20 milioni di euro, secondo l’estensione RT 21 alla certificazione ISO 9001. Operiamo prevalentemente nel Triveneto ma non disdegniamo commesse su tutto il territorio nazionale, in Europa e Medio Oriente.

In quanti siete in BS Progetti, e con quali competenze?
Lo studio conta oggi circa 30 collaboratori fissi, metà donne e metà uomini. Lavorano da noi ingegneri e architetti, in numero uguale, ma anche geometri e tecnici di cantiere, persone dotate di competenze e capacità manuali ma anche di sensibilità per i beni ambientali e culturali. Puntiamo sui giovani, ai quali offriamo un contesto di lavoro dove realizzare le proprie aspettative e aspirazioni.

Quali sono i vantaggi della certificazione ISO 9001 per una realtà come la vostra?
Ci sono naturalmente dei benefici che riguardano la partecipazione a bandi pubblici, sia in termini di requisiti di prequalifica che di riduzione degli importi dovuti come garanzia. Credo però che il vantaggio principale, soprattutto per una realtà in forte crescita come la nostra, sia organizzativo. L’adozione di un Sistema di Gestione certificato ci ha aiutato a costruire un metodo di lavoro condiviso, una lingua comune, una matrice in grado di dare ordine alla molteplicità ed eterogeneità di progetti, attività e persone che contraddistinguono il nostro studio. È un ordine che non appiattisce la creatività e l’intraprendenza dei singoli ma anzi le valorizza.

BS Progetti ha ottenuto anche la certificazione ambientale ISO 14001, che interpreta a due livelli. Il primo riguarda gli impatti diretti relativi alle attività che si svolgono in sede, il secondo livello riguarda l’impatto delle opere richieste dal committente. Ci parla di questo secondo aspetto?
La nostra politica è quella di sensibilizzare il committente sui benefici derivanti da interventi in linea con il rispetto dell’ambiente e i principi di sostenibilità. Questo significa non solo progettare in conformità con le norme in vigore ma anche minimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali ed energetiche, individuando soluzioni innovative a livello di impiantistica o di scelta dei materiali di costruzione. Oggi i bandi pubblici collegati ai fondi del PNRR premiano questo approccio attraverso l’obbligo a rispettare il principio DNSH, una sigla che sta per “Do No Significant Harm” e significa non infliggere danni significativi all’ambiente, secondo una logica di mitigazione degli impatti. Come BS Progetti siamo pionieri di questo approccio e speriamo che questi vincoli vengano estesi anche alla progettazione e realizzazione di opere private.

Cosa comporta progettare e costruire in conformità al principio DNSH e più in generale a criteri di sostenibilità?
Significa ragionare in termini di economia circolare e di ciclo di vita dei materiali utilizzati, prediligere quelli riciclati o riciclabili, selezionare quelli basso emissivi, prevenire l’inquinamento, in tutte le sue forme, e prevedere una gestione accurata dei rifiuti da cantiere, adottare soluzioni progettuali e impiantistiche per minimizzare i consumi energetici relativi a climatizzazione, illuminazione, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria. Sul piano della scelta dei materiali non sempre questo approccio coincide con certi stereotipi, come quelli che prevedono l’impiego prevalente del legno; si può continuare, ad esempio, a utilizzare il calcestruzzo, purché abbia tra le sue componenti del cemento prodotto utilizzando scarti da altre lavorazioni.

Avete già avuto accesso ai fondi del PNRR per realizzare opere pubbliche secondo questi criteri?
Sì, proprio il mese scorso c’è stata la posa della prima pietra dell’istituto scolastico “Città della Vittoria” a Vittorio Veneto, finanziato attraverso il PNRR e dunque pienamente conforme al principio DNSH. Per quest’opera BS progetti ha ricevuto l’incarico della Direzione lavori e del Coordinamento della sicurezza. Ne siamo orgogliosi, perché operare secondo questi criteri presuppone una sensibilità e una struttura organizzativa adeguata che la nostra realtà ha costruito in questi anni grazie a una visione capace di interpretare in anticipo le prospettive future.
